3500 i cantieri in Umbria che rischiano di fermarsi per l’ulteriore impennata dei prezzi delle materie prime, dovuti anche all’aggravarsi della guerra Russia – Ucraina.
In Umbria sono aperti nell’area del sisma fra i 1500 e 2000 cantieri che dovrebbero arrivare a circa 6000, ma se i prezzi delle materie prime non ricevono una revisione , molti rischierebbero lo stop!
Si necessita di un immediata apertura di confronto con le diverse stazioni appaltanti a partire dalla regione per l’adeguamento del prezzario recentemente approvato.
Questo straordinario aumento del costo dei materiali è frutto di eventi imprevisti e imprevedibili tra cui la guerra.
Questo ha portato ad un aumento del ferro e dell’acciaio fino al 200%, i polipropileni e il legno a oltre il 100% e i bitumi ad oltre il 50% di aumento. Per non parlare poi della difficoltà di reperire molti dei materiali che servono nei cantieri alle imprese edili.
Tutto ciò potrebbe portare ad un serio rischio di BLOCCO totale dei cantieri in corso.
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